Il titolo esatto è Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious , versione cinematografica delle avventure del reporter kazaco ideato da Sacha Baron Cohen. Vero e proprio fenomeno di costume, il film visto in anteprima, è un esilarante mix di falso reportage e comportamenti disgustosi e irriverenti all'insegna del "politically uncorrect". Inversamente proporzionale al successo di botteghino è il valore del film in quanto riflessione sulle forme del reportage. La struttura televisiva è decisamente evidente e richiama alla mente format come le Iene in cui si crea una sorta di parodia del reportage per evidenziare il comportamento della common people davanti ai bizzarri comportamenti di un cittadino di un paese lontano. In questo gli Americani sono dei maestri, basti citare la scena in cui un venditore di auto cerca di spiegargli che con un Hummer lanciato a 60 miglia all'ora può stare certo di uccidere un'intera famiglia di zingari sul colpo. Siamo dalle parti di Micheal Moore quando invece Borat cerca di acquistare una pistola che lo protegga dai giudei (senza commento).
La notizia del giorno è che il reporter Borat Sagdiyev, dato per morto da Baron Cohen, tornerà presto al cinema con un seguito. Ecco cosa dice il sito di Repubblica;
"Baron Cohen dice sì a Murdoch. Si farà il sequel di Borat. Si farà il sequel di Borat"
NEW YORK - Pochi giorni dopo aver annunciato che l'avventura di Borat si era conclusa, Sacha Baron Cohen ci ha ripensato e ha firmato con Rupert Murdoch un accordo per il sequel dell'ormai celebre docu-satira. "Borat: insegnamenti culturali dall'America per apportare beneficio alla gloriosa nazione del Kazakistan" ha sbancato i botteghini in America, reso celebre il comico televisivo che ha creato il paradossale personaggio del giornalista kazako e minacciato le relazioni tra Washington ed Astana. Ma ora che i kazaki hanno imparato che dal successo di 'Borat' c'è solo da guadagnare, anche Baron Cohen ci ha ripensato e ha ceduto alle lusinghe del magnate di News Corporation per un nuovo capitolo delle avventure del baffuto inviato antisemita e sessista, innamorato di Pamela Anderson. Il primo capitolo, girato in parte come documentario e in parte come candid camera, ha già fruttato a Baron Cohen un Golden Globe e una candidatura all'Oscar.
Ecco i primi minuti del film, nelle sale da marzo 2007
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