giovedì 17 aprile 2008

LIBRI - Sopravvivere coi lupi, vero o falso?


Esce a fine mese il film Sopravvivere coi lupi di Véra Belmont, versione cinematografica del best seller (pseudo) autobiografico di Misha Defonsece. Il libro racconta la storia vissuta all'età di 8 anni dall'autrice che racconta come riuscì a salvarsi dalle persecuzioni naziste contro gli ebrei perché, orfana di genitori, riuscì a fuggire e fu adottata da un branco di lupi.

In realtà è tutto falso. L'autrice si chiama Monique e non è di orgini ebree, bensì cattoliche. come ha dimostrato un'inchiesta del quotidiano belga Le Soir. Inoltre Monique non era orfana all'età di otto anni, bensì i suoi genitori fecero parte della Resistenza, ma non furono perseguitati per motivi razziali. A complicare la situazione Misha-Monique, che ha ammesso di non essere mai stata adottata dai lupi, ma fu cresciuta da alcuni parenti che sospettavano suo padre come traditore (forse aveva confessato sotto tortura).

Ma come considerare un falso di questo genere? Ovviamente si è trattato di una mossa che è servito a crare comunicazione attorno al libro e, quindi, anche al film. Quanto sarebbe cambiato se fosse stato chiaro fin da principio che la storia in questione fosse frutto di fiction? L'editore, come si legge sul blog Lanostrastoria ammette con qualche reticenza l'impostura ma dichiara nella bandella di copertina di aver troppo rispetto del pubblico per privarlo di una tale opera. Si tratta di ipocrisia, come scrive l'autore del pezzo: pare semplice pensare che l'unico motivo della riedizione è il business.

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