lunedì 17 novembre 2008

DOC - NAZIROC, denunciate falsificazioni su copie on line



l documentario sulle realtà di estrema destra Nazirock, di Claudio Lazzaro, ha subito un duro ostracismo da parte delle forze politiche che simpatizzano con gli ideal neo-fascisti, al punto che ne è stata impedita la circolazione nelle sale cinematografiche. Trovata però una distribuzione in DVD il film ha potuto essere diffuso, anche nel peer-to-peer.
Purtroppo però il p2p è un'arma a doppio taglio e in questo caso l'atto è ancora più grave in quanto è stato diffusa una copia del film con delle manipolazioni sul montaggio che ne stravolgono in modo radicale il messaggio. Una volta in più si dimostra che le immagini hanno un valore veridittivo molto relativo e che il rischio di falsificazioni è sempre dietro l'angolo. Così si legge sul sito ufficiale del film:

Rappresentare lo sterminio degli ebrei come una festa. Questo il proposito di chi ha modificato il finale di Nazirock per poi mettere in rete la versione falsificata del film, a disposizione di chi scarica abusivamente da eMule. A seguito della denuncia del regista, Claudio Lazzaro, la Polizia delle Comunicazioni sta indagando per risalire agli autori della truffa telematica: “Chi ha scaricato la versione modificata del mio film, che purtroppo è quella più diffusa in rete”, dichiara il regista, “penserà che sono un degenerato, un pazzo furioso”.Come sono intervenuti i falsari? Nazirock è un documentario sulla destra nazifascista in Italia. Nel finale, dopo aver registrato gli interventi di chi vorrebbe negare o ridimensionale l’Olocausto, dopo aver mostrato un gruppo di giovani di Forza Nuova innalzare uno striscione che chiede a caratteri cubitali PIU’NAZIFASCISMO, il regista monta una lunga sequenza di repertorio: bambini che muoiono di fame nel ghetto di Varsavia, corpi scarnificati nei campi di concentramento nazisti. Immagini atroci. Unico commento: un silenzio attonito. Ma su questa sequenza, i falsari hanno montato una musica allegra e spensierata: una hit dei Negrita, “Rotolando verso sud”. L’effetto, per chi guarda, è nauseante: si assiste al più spietato, sistematico, massacro della storia, raccontato come fosse un evento festoso, una baldoria.“Quando mi hanno segnalato il falso”, ricorda Lazzaro, “non credevo fosse possibile. Poi ho visto e mi sono sentito male. Di fronte all’Olocausto tutti si devono fermare, con rispetto e timore. Quel crimine colpisce l’umanità intera. Tutti, senza distinzione di parte, dobbiamo raccoglierci in silenzio e riflettere. Se non vogliamo che quella cosa ritorni”.

Nessun commento: