mercoledì 23 aprile 2008

FUGA DAL CALL CENTER di Federico Rizzi, via alle riprese

Sarà un film che mescolerà docu-fiction e mockumentary, per indagare in modo paradossale il call center, l'emblema del precariato giovanile, con inserti di testimonianze dirette di operatori che vivono quotidianamente in questa realtà, a partire proprio dall'esperienza del regista che ha lavorato per tre anni in diversi call center.

“Le testimonianze raccolte in giro per l'Italia nei vari call-center – spiega il regista Federico Rizzo - saranno introdotte nel film seguendo l'estetica sperimentale della docu-fiction, e del mockumentary e contribuiranno a delineare la storia e le problematiche dei personaggi nel film, che sarà invece all'80% una paradossale storia di finzione dove un ragazzo da poco laureato verrà tragicomicamente iniziato al mondo dei call center, trovandosi a contatto con persone diverse fra loro per età, situazione sociale e culturale, ma ugualmente scontente e maltrattate da datori di lavoro a loro volta succubi del sistema. Naturalmente il film sposterà di sovente la sua attenzione sugli affetti del protagonista (amore, famiglia, amici, etc.), ma si vedrà che anch'essi sono inevitabilmente compromessi dall'insoddisfazione di non potersi costruire un futuro”. E ancora: “Sono contento di avere al mio fianco professionisti sensibili a temi così urgenti come il grande direttore della fotografia Luca Bigazzi e attori del calibro di Giuseppe Battiston e Paolo Pierobon, per la colonna sonora siamo in contatto con grandi artisti vicini al mondo giovanile e al contempo mai banali come Jovanotti, Simone Cristicchi e Davide Toffolo, spero che questo film sia in grado di dare voce ai precari e di stimolare finalmente un dibattito propositivo”.


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