lunedì 17 novembre 2008

THE HUMAN FILM di Walter Ciusa

THE HUMAN FILM TRAILER


Ecco il trailer di The Human Film, un progetto italiano, indipendente e a basso budget che però offre ottimi spunti di riflessione.

Innanzitutto la sinossi:
Questo film racconta una parte, 8 anni, di una parte della vita di Ted Hemman: A nessuno è dato raccontare tutto il tempo della vita di qualcuno: non c' è mai stato un film tanto lungo...
La telecamera di Walter Ciusa ha seguito Ted per otto anni, dal 1998 al 2006. Il materiale cumulato nel tempo era quindi cospicuo; sono stati fatti tagli, permutate immagini, e montato il tutto per rendere l'essenza del personaggio. Senza obbedire ad un criterio cronologico.
Dentro il film ci sono i suoi comportamenti, i suoi gesti, le sue frasi ripetive e ripetute negli anni, ci sono le testimonianze dei testimoni, ci sono gli episodi salienti...

Ecco una breve biografia del protagonista:
Matheson Podman (in arte Ted Hemmann) è nato 47 anni fa ad Hartford, Connecticut. E' un uomo, per molti aspetti, straordinario; vive sotto la spinta spasmodica ed incessante del cambiamento: è un uomo che non accetta di stare fermo. Che mette in gioco tutto, in continuazione, senza mai consolidare le conquiste, le acquisizioni, e, senza alcun timore ricomincia tutto daccapo.Anche il suo corpo si trasforma, armonizzandosi alle situazioni e agli stati mentali che di volta in volta sta vivendo. Questo album dei mutamenti non poteva non essere documentato; lui stesso ne è stato consapevole, e ha dato contributi filmati che lo provano; ha spesso incoraggiato l'operatore ed offerto piccoli inserti di finzione, proprio per raggiungere un risultato più prossimo alla verità. Non ha avuto alcun timore di farsi filmare in situazioni che lo mettevano inequivocabilmente a nudo, ma mai in imbarazzo, perchè, e questa è una piccola lezione che Mat ci da, non c'è alcuna vergogna nell'aver vissuto tratti di vita nel disagio; e soprattutto raccontarli, scherzarci sopra, e farli guardare agli altri, riderne, e far ridere.Eppure Mat non può essere chiuso nel clichè dell'uomo in difficoltà; Mat ha la tempra del mattatore, dell'amatore, dell'attore. Non è un caso che in qualsiasi ambiente, in ogni periodo della sua vita Mat ha sempre cercato di essere nei panni di un altro; di vivere, nella fantasia, esistenze meravigliose. Di interpretare un personaggio e nutrirsi della impalpabile materia di cui sono fatti i sogni...E' stato Amleto, per 2 volte, Riccardo III per 5, Polonio 2, è stato Romeo e Mercuzio, durante le settimane Shakespiriane di Hartford, in occasione degli stages teatrali del grande Frederic Kimbal, del Boston Drama Club, e, successivamente collaboratore di Al Pacino. Ha trovato il modo di recitare anche durante la ferma in Marina in una recita patriottica, per i commilitoni di Guantanamo, in cui rappresentò con grande successo il generale Mac Arthur durante l'eroica battaglia di Iwo Jima. Fu attore e marine, quindi. E filosofo. Ci insegna che l'essenza dell'uomo è nella forza che ha dentro di se, e che nessun destino avverso, in nessun modo, gli potrà mai carpire.

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