Parafrasando le teorie sulla Remediation di David Bolter e Richard Gruisin il contenuto di un medium è sempre un altro medium, teoria che prende le basi dalle prime intuizioni di Marshall McLuhan. Il processo evolutivo dei mass media segue però una spirale crescente che ingloba in se i nuovi media seguendo una progressione che lascia alle sue spalle ciò che già esiste. Gradualmente gli utenti dei nuovi media (definirli pubblico sarebbe riduttivo) assume sempre maggiore consapevolezza del mezzo. Diminuisce l'età degli utenti, non tanto quella anagrafica, quanto quella di anzianità di uso, cosa che incide fevorevolmente sulla capacità di imparare un nuovo linguaggio. Appare evidente che media più vecchi possano difficilmente offrire uan visione completa su media più nuovi. Pensate a Flatlandia, di Edwin Abbott Abbott, in un mondo fatto a due dimensioni come si può spiegare cosa è la terza dimensione e così via...
Viene quindi da chiedersi se quando un mondo virtuale come Second Life viene esplorato dalla forma del documentario, non significhi che si sta vergando il suo epigrafo. Così Molotov's Dispatches in Search of the Creator rischia di diventare la pietra tombale di SL pur non avendone alcuna intenzione.
Viene quindi da chiedersi se quando un mondo virtuale come Second Life viene esplorato dalla forma del documentario, non significhi che si sta vergando il suo epigrafo. Così Molotov's Dispatches in Search of the Creator rischia di diventare la pietra tombale di SL pur non avendone alcuna intenzione.
Nessun commento:
Posta un commento