giovedì 29 novembre 2007

A DAY WITHOUT MEXICANS di Sergio Arau

Cosa succederebbe se un giorno la ricca California si svegliasse e si rendesse conto che tutti i messicani sono spariti? Per qualcuno potrebbe essere un sogno, ma presto si renderebbero conto che molti lavori, che nessun americano vorrebbe fare, sarebbero completamente senza mano d'opera.

Ecco il sito ufficiale, il trailer on line!
E un commento dal blog di Albatros:
Ho visto questo documentario giusto sabato, a casa, grazie alla videoteca digitale in dotazione con l’abbonamento alla tv via cavo.
Immaginate un giorno che tutte le persone di un’etnia diversa dalla vostra o diversa dalle etnie "approvate" spariscano. Un giorno solo. Quelle persone di cui tutti si lamentano (sono ladri, vengono a prendersi il nostro lavoro), un giorno spariscono come misteriosamente inghiottiti da una nebbia che circonda l’Italia.
Solo che nel documentario la terra e’ la California, e l’etnia di cui tutti si lamentano (sono ladri, rubano, portano droga, violenza, e ci rubano il lavoro) e’ quella messicana. Il documentario, molto intelligentemente, fa notare che nella parola messicano sono racchiuse tutte le popolazioni di lingua spagnola. Un po’ come se hai gli occhi a mandorla sei cinese (e non coreano, giapponese eccetera).
Una strana nebbia circonda la California, isolandola da tutti i contatti con gli altri stati americani. E tutti i "messicani" quel giorno spariscono nel nulla. Spariscono quelli che sono li’ legalmente, e colo che sono li’ illegalmente. Non c’e’ differenza. Spariscono giornalisti famosi, attori famosi, ma anche persone che si guadagnano da vivere raccogliendo pomodori. Ovviamente quel giorno nessuno raccogliera’ pomodori, nessuno pulira’ le strade, nessuno lavera’ i piatti nei ristoranti. E i proprietari delle compagnie non si mettono a fare il lavoro che questi "messicani" sono venuti a rubare.
Solo una persona rimane immune da questa misteriosa sparizione. Uno scienziato vuole capire quale sia il fattore "L" (il fattore "latino"), e l’unica persona messicana rimasta in circolazione (o come la chiamano loro, l’anello mancante) viene mandata, con una telecamera accesa 24 ore su 24, a fare dei test per scoprire cos’e’. La protagonista viene subito considerata una santa, una mistica, e gruppi di persone le mandano biglietti augurali, le fanno serenate alla finestra, indossando sombrero e cantando canzoni in spagnolo. Tutti cominciano a sentire la mancanza dei "messicani", e vogliono che lei, la protagonista, li riporti a casa.


Il motivo per cui la protagonista non sparisce e’ semplice: in diretta tv le viene detto che in realta’ e’ armena, che e’ stata adottata da una famiglia messicana. Lei, in lacrime, dichiara di sentirsi messicana nel cuore, perche’ quella e’ la sua vera famiglia e, come per mistero, anche lei viene risucchiata nella nebbia.
Per poi ricomparire, insieme a tutti i "messicani" in california, 24 ore dopo. I "messicani" non ricordano quanto accaduto. La vita riprende dal momento in cui era interrotta. La nebbia scompare.
Il documentario mi ha fatto pensare a tutti gli stereotipi che ogni nazione ha nei confronti del "diverso". Mi ha fatto pensare a come molte cose si danno per scontate, a come molte persone che vengono dall’altra parte del confine spesso non vengono per rubare, essere molesti, o portare violenza e droga.
E poi, una piacevole sopresa, penso, per Sara Sidle, uno degli attori inghiottiti nella nebia era Eduardo Palomo. Probabilmente questo era il suo ultimo progetto.

Sul suo sito Antonio Genna presenta la versione tradotta in italiano che probabilmente uscirà in DVD.
A day without a Mexican
di Sergio Arau
con Caroline Aaron, Tony Abatemarco e Melinda Allen
USA/MESSICO/SPAGNA
2004

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