Non nascondo che c'è una certa delusione che serpeggia fra queste righe. Le aspettative erano alte. Un regista come Denys Arcand, autore de Il declino dell'impero americano e Le invasioni barbariche prometteva bene, invece Stardom girato nel 2000, è una vera delusione. Il falso documentario è patinato e poco credibile sia dal punto di vista tecnico che carente da quello della sceneggiatura. Una giovane hockeista viene scoperta da un fotografo e lanciata nel mondo della moda. Un documentarista inizia a seguirla con una cinepresa, intervallando il suo girato con una miriade di inserti televisivi. Sempre indeciso tra parodia e critica della vuotezza del mondo della moda, Arcand non sa decidersi quale strada percorrere e il film rimane piuttosto piatto. Interessanti alcuni interventi televisivi, fra cui un finto show in stile Jerry Springer. Tutto il resto è superfice. Da confrontare con Showboy.
Anno: 2000
Regia: Denys Arcand
Regia: Denys Arcand
Sceneggiatura: Denys Arcand
Produzione: Serendipity Point Films
Direttore della fotografia:
Montaggio: Isabelle Dedieu
Cast: Jessica Paré, Dan Aykroyd, Charles Berling, Frank Langella
Durata: 100'
Nazione: Canada/Francia
3 commenti:
A me è piaciuto abbastanza: molto crudo e pesante da guardare (e da digerire), ma abbastanza interessante l'idea di creare un film con soli format televisivi uno dietro l'altro; dà da riflettere sulla direzione penosa che hanno preso l'informazione e l'intrattenimento in tv.
Non hai tutti i torti, ma credo che su questo tema ci siano film decisamente più interessanti. Se lo conosci un ottimo esempio è Confederate State of America, una "ucronia" sugli USA se gli Stati Confederati avessero vinto la guerra di secessione. Ne scriverò a breve!
Condivido pienamente il suo punto di vista. Mi piace questa idea, sono pienamente d'accordo con te.
E 'vero! Ritengo che questa sia un'ottima idea. Sono d'accordo con te.
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