martedì 2 dicembre 2008

JCVD - Un falso documentario su Jean Claude Van Damme?



Scopro da una notizia Adnkronos alcune succose novità sul prossimo film di quel ballerino delle arti marziali che è Jean Claude Van Damme:

Jean Claude Van Damme come non l'avete mai visto. L'eroe del cinema di 'serie Z' - quello tutto muscoli, karate e insana violenza - è l'uomo fragile di una vita incasinata: 6 matrimoni, 3 processi, due condanne e una dipendenza più forte di quella dalle arti marziali, la cocaina. A questa cospicua dose di sfortuna, il regista parigino Mabrouk El Mechri - nell'incredibile mockumentary presentato ieri al Festival di Romanella sezione Altro Cinema - aggiunge anche un sequestro all'interno di un ufficio postale, dove l'attore viene preso in ostaggio da tre banditi sciroccati, mentre la polizia belga è convinta che il colpevole sia proprio lui.

Spiazzante come pochi, "JCVD" (il titolo è l'acronimo del nome d'arte dell'attore) è uno di quei film destinati a dividere la critica. Geniale nelle intenzioni, azzardato nella costruzione, complesso nei suoi risvolti, intrinsecamente sospetto. Talmente diretto e sincero da sembrare fasullo. Ma il punto di forza dell'operazione è proprio questo: decuplicare i livelli in cui finzione e reale si confondono, fino a non distinguersi più. L'uomo è il personaggio, la sua vita il film, e viceversa.

Nel lavoro di Mabrouk El Mechri, che mescola abilmente cultura bassa ed alta, Van Damme non si nasconde: si espone in tutte le sue debolezze e si riabilita perché, con incredibile ironia (verso di sé e verso il suo mondo), riesce finalmente ad essere un attore proprio quando si limita a fare se stesso. Ma il dubbio rimane: capolavoro o operazione 'furba'?

Il trailer pare molto curioso, ma il dubbio è che il film non sia realmente sviluppato come un falso documentario. Potrebbe ricordare il film di Alan Smithee: Burn Hollywood Burn, di cui non abbiamo ancora scritto, lacuna che presto sarà colmata!

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