venerdì 19 ottobre 2012

FRAKTUS - L'epopea della techno berlinese



Arriva dalla Germania la segnalazione di un nuovo rock-mockumentary che promette uno sguardo decisamente nuovo e divertente sul genere musicale più in voga nella capitale tedesca. Il film è uscito nelle sale della Germania dall'inizio di novembre. Scopriamo notizie a proposito su un blog berlinese, scritto da uno dei tanti italiani espatriati nella città "del Muro". Ecco cosa racconta.

Fraktus – Das letzte Kapitel der Musikgeschichte è un mockumentary tutto da ridere che rivede la storia della techno portando alla ribalta una band tedesca – i Fraktus del titolo – a cui secondo più fonti autorevoli andrebbe attribuito il merito di essere il precursore del genere musicale che regna a Berlino. Girato da Lars Jessen, il documentario sul trio electropop che sul finire degli anni ’70 rivoluzionò col suo stile la scena musicale è un tentativo di rimettere insieme i matti e diversi tra loro membri della band per un bizzarro quanto interessante comeback. E’ questa l’ardua intenzione del manager musicale Roger Dettner che si mette in viaggio alla ricerca di Dirk “Dickie” Schubert, Torsten Bage e Bernd Wand, interpretati rispettivamente dai geniali Rocko Schamoni, Heinz Strunk, Jaques Palminger dello Studio Braun, per convincerli a calcare ancora una volta il palco insieme. La conflittualità è stata sempre all’ordine del giorno fra i tre – e nel documentario l’attrito emerge continuamente e in modo del tutto ilare – per via delle loro diverse personalità: mentre Dickie pensava alla fama, Bernd si concentrava sulla ricerca di nuovi suoni e Torsten si preoccupava soprattutto dei risvolti commerciali. I Fraktus non hanno mai raggiunto il successo commerciale: nel 1983 riescono a scalare la classifica tedesca con la canzone “Affe sucht Liebe” e nello stesso anno la loro carriera si conclude quando durante il concerto al Turbine di Amburgo un incendio distrugge il loro essenziale equipaggiamento strumentale, rigorosamente artigianale. 

Sebbene abbiano avuto vita breve e il loro nome sia finito presto nel dimenticatoio, molti tra dj, produttori e musicisti attribuiscono ai Fraktus – e non a gruppi più famosi come i Kraftwerk, gli Yello, i New Order – lo status di precursori dell’elettronica. Da H.P. Baxxter (Scooter) a Westbam, da Stephan Remmler (Trio) a Blixa Bargeld (Einsturzende Neubauten), in molti sono gli artisti a essere stati coinvolti nel documentario per lasciare la loro testimonianza sui Fraktus, e ognuno di loro ha ammesso di dover molto allo squinternato trio in termini di influenze e ispirazioni. Quando Dettner riesce a incontrare i tre membri dei Fraktus, per noi il divertimento ha inizio: Dickie – colui che si definisce il fulcro dei Fraktus – lavora nell’internet café “Surf’n'Schlurf” sperando di fare musica con tutti i musicisti del mondo grazie alla rete, Bernd è impegnato nell’ottica di famiglia sperimentando nuovi suoni insieme ai suoi genitori e Torsten vive a Ibiza tentando senza successo la strada del produttore. Ovviamente quando Dettner propone loro una reunion nessuno dei tre accoglie con entusiasmo l’idea, anche perché sono passati ormai secoli dall’ultima esibizione e nel corso degli anni si sono volontariamente persi di vista. In qualche modo, però, riesce a convincerli e insieme cercano una via per ritornare sul palcoscenico. 

Nella loro stravaganza e follia, decidono di fare le cose in grande e di partecipare ad un live show della portata del Melt! Festival – vicino Berlino – ottenendo la disapprovazione della folla pronta a lanciare di tutto sul palco pur di farli smettere. Per conquistare un pubblico più giovane i Fraktus hanno bisogno di un restyling, pertanto il loro manager li porta in studio per ritoccare la loro musica e ottenerne una versione House, soluzione che finisce per trasformarsi in una catastrofe. Sull’orlo della crisi, i tre sono consapevoli di avere solo un’ultima chance per ritornare alla vecchia gloria e architettano un piano estremo per provarci. Ce la faranno i Fraktus a risplendere ancora o il loro ritorno sarà solo un flop? Fraktus – Das letzte Kapitel der Musikgeschichte è un’esperienza altamente consigliata sia perché è un’iniezione di divertimento puro sia perché con le sue clip musicali ci racconta un pezzo di storia della musica che vale la pena rispolverare. 

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